Una mostra fotografica, un progetto artistico, un esperimento digitale, un percorso interattivo, un’alchimizzazione, una meditazione, un invito a non avere paura di andare in profondità per riconciliarsi con se stessi.
“Little Monsters- Unveiling The Unseen Inner Shadows” abbraccia i temi sistema corpo-mente, psicoterapia, identità e arte passando dall’esperienza somatica, alle distorsioni cognitive, all’autodeterminazione.
Little Monsters esplora il tema del degrado interiore. Attraverso l'utilizzo di volti e corpi umani come supporto visivo, l'opera simboleggia una trasformazione scaturita dall'indignazione.
Esplorare il nostro io più profondo può essere un'esperienza difficile, poiché scopriamo di essere intrappolati in meccanismi mentali ed emotivi che ci controllano e influenzano il nostro modo di pensare, comportarci ed esistere.
La mostruosità dell'ego si manifesta attraverso cambiamenti nella nostra immagine stessa, fino a renderci irriconoscibili ai nostri stessi occhi.
Little Monsters è un esperimento digitale che esagera forme, colori e significati, allo scopo di mettere in risalto la potenza brutale della mente. È un esercizio di esorcizzazione del nostro critico interno, dell'auto-sabotaggio, delle ripetizioni comportamentali, della depressione, della fuga dalla nostra vera identità, della paralisi dell'anima, del disgusto di sé e del degrado dell'immagine di noi stessi. Questo viene espresso attraverso una ripetizione quasi ossessiva di elementi del volto, un'indebolimento e offuscamento dell'aspetto, un nascondimento dietro una maschera che tiene tutti a distanza.
Quest'opera richiama l'attenzione all'ombra che risiede dentro di noi, un invito a riconciliarci con essa e un atto d'amore verso i mostri che possiamo scegliere di non diventare.
Le opere sono state realizzate utilizzando una vecchia Reflex e modificate con Photoshop. Presentano sovrapposizioni di ritratti, trame, colori, simboli e parole, il cui scopo è mantenere viva la discussione sulla salute mentale, sottolineandone l'importanza.
Sono un invito a confrontarci con i nostri mostri insieme, umanizzandoli e normalizzandoli, in modo da sentirci meno soli con i nostri Little Monsters.